Autori Modello:
E-Farm, Politecnica, Tecne, Systra SWS, Università di Padova
Ente Gestore:
ANAS spa
Struttura spaziale adottata
Viene presentata di seguito la struttura spaziale adottata dal Gdl per il progetto stradale del caso studio.
Descrizione del Caso studio
Il tracciato stradale utilizzato in questo lavoro è stato scelto perché contiene al suo interno la maggior parte delle preminenti caratteristiche di un’infrastruttura viaria. Infatti, il tracciato presenta a livello planimetrico e a livello altimetrico (quasi) tutte le tipologie di elementi che possono essere utilizzati. Inoltre, il tracciato contiene sezioni trasversali in rilevato, a mezzacosta, su viadotto/ponte e in galleria. Infine, il progetto contiene due intersezioni a rotatoria, una all’inizio (ad ovest) e una alla fine del tracciato (ad est), laddove esso si interconnette con la viabilità esistente del luogo.
Il tracciato di progetto ha uno sviluppo di circa 2700 metri. A partire da ovest e in uscita dalla rotatoria, la strada è stata progettata con un primo tratto in viadotto (con una lunghezza di 324 metri), attraverso il quale il tracciato supera una strada esistente. Successivamente il tracciato si mantiene in rilevato alcuni metri al di sopra la quota di terreno al fine di consentire l’inserimento di alcuni attraversamenti idraulici, alcuni anche con funzione di attraversamento faunistico e uno per l’attraversamento della viabilità locale. Alla progressiva 1+770 circa ha inizio un secondo viadotto, con una lunghezza di 135 metri, che consente il superamento di un torrente e subito dopo si ha l’imbocco di una galleria, con una lunghezza di 647 metri. In uscita dalla galleria si ha un ultimo tratto di circa 150 metri in rilevato di modesta altezza fino a giungere all’intersezione a rotatoria di fine intervento (rotatoria est). Lungo il tracciato sono inoltre previste 3 piazzole di sosta per senso di marcia poste specularmente a interasse di circa 1000 metri.
La sezione tipo adottata per la strada di progetto è riferibile alla categoria C, tipo “C1”, relativa alle strade extraurbane secondarie, la quale prevede una piattaforma pavimentata di larghezza minima, a meno degli allargamenti per la visibilità, pari a 10,50 metri. La sezione è costituita da: 2 corsie (1 per senso di marcia) con larghezza di 3,75 metri ciascuna, banchine con larghezza di 1,50 metri e, in rilevato, un arginello con larghezza totale pari a 1,75 metri.
L’intersezione a rotatoria all’inizio del tracciato (rotatoria ovest) ha un diametro esterno pari a 40,00 metri mentre quella alla fine del tracciato (rotatoria est) ha un diametro esterno pari a 50,00 metri. Esse sono costituite dai seguenti elementi: corsia all’anello con larghezza di 6,00 metri, banchina interna con larghezza di 1,50 metri e di 0,50 metri rispettivamente per rotatoria ovest ed est, banchina esterna con larghezza di 1,00 metro e, in rilevato, un arginello con larghezza di 1,75 metri.
La rappresentazione planimetrica e altimetrica della geometria della linea d’asse è stata effettuata con riferimento ai criteri del D.M. 05/11/2001, utilizzando nel primo caso una successione di rettifili e cerchi, raccordati da curve di transizione (clotoidi) e nel secondo caso livellette a pendenza costante e raccordi parabolici. Trattandosi di una strada extraurbana secondaria l’intervallo di velocità di progetto è stato fissato tra 60 km/h e 100 km/h.
L’andamento altimetrico ha tenuto conto dei vincoli progettuali dettati dall’attraversamento di un torrente e dal rispetto dei franchi minimi in relazione alle interferenze con la viabilità esistente. Inoltre, in considerazione del fatto che la strada si trova in un luogo soggetto a frequente innevamento durante il periodo invernale, si è limitata la massima pendenza longitudinale al 5%.